Foto: Anna Xalabarder |
La presentazione si è svolta in un clima di amicizia, affetto edesiderio condiviso di festeggiare il nuovo “nato” della produzione montobbiana, un testo che segueed arricchisce la precedente produzione.
Lozano, amico da sempre del poeta, ha moderato l’atto. La prima ad avere la parola è stata Laurie-Anne Cathala, che ha letto un profondo studio accademico incui ha riflettuto sull’importante funzione dell’immagine della morte, come passo verso una nuova fase della crezione letteraria, e ha sottolineato la forza con cui è tornata l’ispirazione a Montobbio,paragonandola a un diluvio che si produce dopo tanti anni di siccità.
Al suo intervento è seguitoquello di Chiara Bolognese, che ha commentato la difficoltà che incontrava al voler separare il poeta Montobbio, dall’amico Montobbio in quanto ogni sua parola è intrisa di poesia e l’uomo e il poeta non si distinguono. Ha poi sottolineato i temi principali del libro e si è particolarmente concentrata sulla scrittura, vista dal poeta come l’unico modo di salvarsi dal mondo oscuro che lo circonda.Wijnsma ha spiegato al pubblico come e quando è rimasto folgorato dalla poesia di Montobbio e ha illustrato le ragioni del suo forte desiderio di tradurla. Ha anche letto un testo in olandese e, nono-stante la difficoltà della lingua, tutti hanno potuto percepire la musicalità del poema. Infine, Lozanoha intessuto un interessante dialogo-intervista con il poeta, centrato, soprattutto, sul tema della crea-tività poetica e dell’intimismo di alcuni testi. L’atto si è concluso con la lettura di alcuni poemi delnuovo libro, scelti dai tre esperti e dallo stesso poeta.
Puede accederse directamente a esta reseña en el sitio web del Centro Benedetti de la Universidad de Alicante, aquí.